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Costruito dal gruppo Supercourse del GHN

La transizione epidemiologica e la salute

Oggi è largamente accettato che con la crescita economica i Paesi in via di sviluppo seguiranno lo stesso percorso che fu dell’Europa e del Nord America e conosceranno quel fenomeno che è stato chiamato transizione epidemiologica. Con questo termine si indica il cambiamento di caratteristiche delle malattie che ha accompagnato il miglioramento complessivo delle condizioni di salute dalla fine del XIX alla prima parte del XX secolo. Insieme al calare della mortalità e al crescere della speranza di vita, queste popolazioni hanno conosciuto uno spostamento delle caratteristiche delle malattie da un quadro dominato dalle malattie infettive a uno in cui prevalgono malattie croniche come le cardiopatie e i tumori. Questo scivolamento verso le patologie croniche si può in parte spiegare col fatto che molta più gente ha vissuto fino all’età in cui queste malattie colpiscono. Anche così la transizione ha rappresentato non solo la sostituzione di una serie di problemi con un’altra, ma un miglioramento complessivo di salute. Alcuni elementi di questa transizione epidemiologica si stanno effettivamente presentando oggi, in grado variabile, in molte aree del mondo in via di sviluppo. In alcuni paesi a reddito medio dell’America Latina e dell’Asia, per esempio, le malattie croniche assorbono tante risorse quanto le malattie infettive, e anche di più [1]. Ma questa transizione non è affatto completa: molti Paesi, specie i più poveri, hanno ancora un enorme carico di malattie infettive, insieme a un crescente problema di malattie croniche. Queste popolazioni non hanno ceduto un complesso di problemi per assumerne un altro; stanno invece sopportandoli entrambi, nella situazione detta di "doppio carico" di malattie [2]. Ma la transizione non è inevitabile. Come dimostra la storia della Rivoluzione Sanitaria, per migliorare la qualità dell’ambiente e la salute pubblica sono necessarie politiche concertate e investimenti.

1. Christopher J. L. Murray e Alan D. Lopez, curatori, The Global Burden of Disease: Volume 1 (OMS, Harvard School of Public Health, e Banca Mondiale, Ginevra, 1996), p. 18.

2. A. Rossi-Espagnet, G.B. Goldstein, ed I. Tabibzadeh, "Urbanesimo e salute nei Paesi in via di sviluppo: una sfida per Salute per Tutti" (Urbanization and Health in Developing Countries: A Challenge for Health for All), World Health Statistics Quarterly, Vol. 44, No. 4 (1991), p. 208.

http://wri.igc.org/wri/wr-98-99/001-ptn2.htm#life