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Autore: John Last, Canada

http://www.pitt.edu/~super1/lecture/lec2561/007.htm

Mortalità per Tubercolosi, 1860-1960, USA. Fonte: US Bureau of the Census, Historical Statictics of the United States; Colonial Times to 1970 (Washington, D.C.:Government Printing Office, 1975), Part 1 pp58,63. I dati dal 1860 al 1900 si riferiscono al solo stato del Massachusetts.

Determinanti ambientali delle malattie
Nel XIX secolo si è osservata un cambiamento nelle caratteristiche delle malattie, che è ben più che l’effetto diretto del miglioramento delle condizioni igieniche finalizzate alla riduzione della mortalità per infezione: il cambiamento è stato sostenuto attraverso modifiche nei valori e nei comportamenti. La mortalità per tubercolosi cominciò a diminuire all’inizio del XIX secolo e continuò costantemente a calare, ben prima che la scoperta di regimi chemioprofilattici efficaci portasse alla quasi completa sparizione della malattia dai Paesi ricchi, negli anni 50.

La prosperità economica migliorò le condizioni abitative e alimentari; la cultura di base si estese; divenne meno frequente la condivisione del letto fra più bambini. Alloggi migliori, alimentazione più adeguata, maggiore informazione e spazio sufficiente a limitare la probabilità della trasmissione diretta di infezioni, tutto giovò a ridurre il carico di morti premature. Probabilmente aumentò anche il livello dell’immunità naturale passiva (da madre a figlio) contro alcune delle malattie che prima portavano via un gran numero di neonati e di bambini, e forse c’è stata anche una riduzione della virulenza di alcuni dei patogeni più letali.